“Please Do Not Sit”
Nilufar è lieta di presentare “Please Do Not Sit”, una mostra personale dell'artista israelo-americano Shlomo Harush, presso la sede di Nilufar in Via della Spiga 32 a Milano. Nina Yashar, fondatrice di Nilufar, cura una selezione di nuove opere che dialogano in modo unico, manipolando e modificando oggetti e materiali all'interno degli spazi della galleria.
Shlomo Harush (1961) ha sperimentato vari media per creare un'arte trasformativa e multidisciplinare che ritrae la condizione umana nel suo stato di perpetua metamorfosi. Le sue installazioni, sculture, disegni e opere multidisciplinari sono un'espressione di libertà. Incarnano la sua percezione del mondo, combinata con la potente forza che esercita fisicamente per dare forma e transizione all'opera. I concetti si manifestano a partire dalla materia e viceversa, attraverso l'immediatezza e il rilascio crudo di energia.
“Lavorare con Shlomo è stato un viaggio molto interessante. La sua capacità di dare nuova vita agli oggetti quotidiani e di creare un'arte profonda e stimolante è in linea con la visione di Nilufar. Siamo entusiasti di presentare le sue opere innovative e di promuovere un più profondo apprezzamento per il potere trasformativo dell'arte”, dichiara Yashar.
Il materiale non viene mai dominato, ma diventa il protagonista, con le idee e le espressioni dell'artista armoniosamente integrate nella sua forma, passando dal disegno alla vita tridimensionale. La luce e l'ombra, quando si fondono con le sue opere, creano momenti metamorfici, mentre i disegni si trasformano in sculture e le sculture tornano a essere disegni. Le dimensioni fluiscono senza soluzione di continuità da una all'altra, immateriali ma percepibili. Questa indefinitezza permette alle sue opere di abbandonarsi al movimento, con il semplice flusso dell'aria che gioca con la luce. Il rapporto continuo tra arte e funzione è evidente nella manipolazione, nella gravità, nell'intreccio e nell'inchiodatura del metallo, che esprime tensione, vita ed esperienza per evocare un senso di esistenza contemporanea e di comunicazione artistica.
“Nel mio lavoro fondo soggetti e oggetti quotidiani, manipolandoli per allontanarmi dall'archetipo verso emblemi nuovi e inaspettati”, afferma Harush. Acclamato per la trasformazione di materiali comuni come l'alluminio, il bronzo e l'acciaio in esperienze artistiche, sottolinea il ruolo centrale del materiale con forme ingenue, primitive, familiari e senza tempo.
Per questa mostra, Shlomo ha creato una serie di installazioni e di opere che allargano i confini tra arte e funzione, tra disegno bidimensionale e scultura tridimensionale, tra parole, idee e materia. Lavora con la lega di rame per incidere e dare forma al materiale, non solo modellandolo, ma legando i suoi pensieri interiori all'opera stessa per l'eternità. L'uso del filo di ottone crea un disegno tridimensionale in cui il filo, invece della matita, traccia una linea continua.Il suo lavoro finale offre un peso minimo, una trasparenza totale e, con il suo gioco di luce, nuove e infinite dimensioni alla vita.
La mostra a Nilufar rappresenta un'importante pietra miliare nella carriera dell'artista, offrendo al pubblico l'opportunità di adottare la sua visione unica del mondo attraverso opere che sfidano le aspettative e stimolano il pensiero critico.
Shlomo Harush (1961) ha sperimentato vari media per creare un'arte trasformativa e multidisciplinare che ritrae la condizione umana nel suo stato di perpetua metamorfosi. Le sue installazioni, sculture, disegni e opere multidisciplinari sono un'espressione di libertà. Incarnano la sua percezione del mondo, combinata con la potente forza che esercita fisicamente per dare forma e transizione all'opera. I concetti si manifestano a partire dalla materia e viceversa, attraverso l'immediatezza e il rilascio crudo di energia.
“Lavorare con Shlomo è stato un viaggio molto interessante. La sua capacità di dare nuova vita agli oggetti quotidiani e di creare un'arte profonda e stimolante è in linea con la visione di Nilufar. Siamo entusiasti di presentare le sue opere innovative e di promuovere un più profondo apprezzamento per il potere trasformativo dell'arte”, dichiara Yashar.
Il materiale non viene mai dominato, ma diventa il protagonista, con le idee e le espressioni dell'artista armoniosamente integrate nella sua forma, passando dal disegno alla vita tridimensionale. La luce e l'ombra, quando si fondono con le sue opere, creano momenti metamorfici, mentre i disegni si trasformano in sculture e le sculture tornano a essere disegni. Le dimensioni fluiscono senza soluzione di continuità da una all'altra, immateriali ma percepibili. Questa indefinitezza permette alle sue opere di abbandonarsi al movimento, con il semplice flusso dell'aria che gioca con la luce. Il rapporto continuo tra arte e funzione è evidente nella manipolazione, nella gravità, nell'intreccio e nell'inchiodatura del metallo, che esprime tensione, vita ed esperienza per evocare un senso di esistenza contemporanea e di comunicazione artistica.
“Nel mio lavoro fondo soggetti e oggetti quotidiani, manipolandoli per allontanarmi dall'archetipo verso emblemi nuovi e inaspettati”, afferma Harush. Acclamato per la trasformazione di materiali comuni come l'alluminio, il bronzo e l'acciaio in esperienze artistiche, sottolinea il ruolo centrale del materiale con forme ingenue, primitive, familiari e senza tempo.
Per questa mostra, Shlomo ha creato una serie di installazioni e di opere che allargano i confini tra arte e funzione, tra disegno bidimensionale e scultura tridimensionale, tra parole, idee e materia. Lavora con la lega di rame per incidere e dare forma al materiale, non solo modellandolo, ma legando i suoi pensieri interiori all'opera stessa per l'eternità. L'uso del filo di ottone crea un disegno tridimensionale in cui il filo, invece della matita, traccia una linea continua.Il suo lavoro finale offre un peso minimo, una trasparenza totale e, con il suo gioco di luce, nuove e infinite dimensioni alla vita.
La mostra a Nilufar rappresenta un'importante pietra miliare nella carriera dell'artista, offrendo al pubblico l'opportunità di adottare la sua visione unica del mondo attraverso opere che sfidano le aspettative e stimolano il pensiero critico.