THROUGH THE LENS
AUDREY LARGE INTERPRETATA DA SARA SCANDEREBECH
Un progetto di Nilufar
Abbiamo chiesto a diversi fotografi di interagire con designer iconici e di interpretarli dal loro punto di vista. Design e fotografia comunicano; i pezzi di design prendono nuova vita offrendo nuove prospettive di sguardo.
Quello che si osserva in queste immagini è un dialogo, un incontro tra due linguaggi espressivi: quello della fotografa Sara Scanderebech e quello della designer e artista Audrey Large. Ma è molto di più. È un regno dove fotografia e scultura convergono, dove la realtà e il digitale si intersecano, dove la rappresentazione si fonde con l'astrazione e dove la mimesi danza con l'illusione.
Queste immagini sfidano la nostra percezione delle sculture di Large. Scanderebech, nel suo stile distintivo, trasforma questi elementi tangibili in protagonisti di composizioni astratte e pittoriche. Interpreta le opere come pennellate di colore in continua evoluzione che spingono all'estremo i confini tra rappresentazione e astrazione.
Questa dinamica emerge da una filosofia condivisa tra i due creatori: per entrambi la distinzione tra reale e digitale è una questione di scarsa rilevanza, una divisione anacronistica. Questa trascendenza concettuale riflette la nostra epoca moderna, in cui la materia, sia essa organica o composta da pixel, è vista come una sostanza neutra e malleabile in costante evoluzione, ricca di potenzialità.
Crediti:
Concetto: Sara Scanderebech
Fotografia: Sara Scanderebech
Parole: Giada Storelli
Un progetto di Nilufar
Abbiamo chiesto a diversi fotografi di interagire con designer iconici e di interpretarli dal loro punto di vista. Design e fotografia comunicano; i pezzi di design prendono nuova vita offrendo nuove prospettive di sguardo.
Quello che si osserva in queste immagini è un dialogo, un incontro tra due linguaggi espressivi: quello della fotografa Sara Scanderebech e quello della designer e artista Audrey Large. Ma è molto di più. È un regno dove fotografia e scultura convergono, dove la realtà e il digitale si intersecano, dove la rappresentazione si fonde con l'astrazione e dove la mimesi danza con l'illusione.
Queste immagini sfidano la nostra percezione delle sculture di Large. Scanderebech, nel suo stile distintivo, trasforma questi elementi tangibili in protagonisti di composizioni astratte e pittoriche. Interpreta le opere come pennellate di colore in continua evoluzione che spingono all'estremo i confini tra rappresentazione e astrazione.
Questa dinamica emerge da una filosofia condivisa tra i due creatori: per entrambi la distinzione tra reale e digitale è una questione di scarsa rilevanza, una divisione anacronistica. Questa trascendenza concettuale riflette la nostra epoca moderna, in cui la materia, sia essa organica o composta da pixel, è vista come una sostanza neutra e malleabile in costante evoluzione, ricca di potenzialità.
Crediti:
Concetto: Sara Scanderebech
Fotografia: Sara Scanderebech
Parole: Giada Storelli