Piano Nobile.

Michael Anastassiades, Martino Gamper, Brigitte Niedermair
in collaborazione con DEDAR
Milano Design Week 2019

Un progetto che evoca la ricerca e la sperimentazione nel campo dell’arte, trasforma gli spazi di Galleria Nilufar in una scenografia immersiva. Protagonisti di questo nuovo concept sono Michael Anastassiades, Martino Gamper e Brigitte Niedermair che con “PIANONOBILE.”, si muovono dall’esplorazione concettuale del colore per arrivare alla progettazione di un interno: un “ambiente totale” nel nome dell’arte.

“PIANONOBILE.” è un progetto corale che nasce dal confronto tra progettisti e imprese e si presenta come evoluzione di un progetto esistente: nel 2017 Martino Gamper e Brigitte Niedermair sono stati i protagonisti di “Screenshot”, un progetto realizzato per i 40 anni di DEDAR e curato da Helen Nonini. Si trattava di una riflessione concettuale che rileggeva la grande storia dell’arte attraverso il medium delle tecnologie digitali. L’idea nasce da un’intuizione di Martino Gampere Brigitte Niedermair. Durante un viaggio in macchina, il designer e l’artista cercano di scaricare dal browser del proprio smartphone un’immagine in un momento in cui il segnale di rete è particolarmente debole: l’immagine ricercata (un’opera di Picasso del periodo blu) a causa di questo “limite tecnologico” appare come una composizione astratta, composta da tante figure geometriche colorate. É una vera rivelazione: la simbolica e inaspettata sintesi digitale di alcuni capolavori, potenti frammenti di memoria della storia dell’arte.

Nina Yashar rimane affascinata e colpita dal linguaggio innovativo del progetto e intuendone la grande potenzialità espressiva decide cosí di farlo rivivere anche grazie al confronto con Helen Nonini creando ancora più innovative e coinvolgenti applicazioni progettuali. La gallerista propone all’artista e ai due designer di creare uno “spazio totale”, dove l’opera d’arte si fa design e diventa protagonista, funzionale ed estetico, di un emozionante e potente progetto d’interni.


Photo credits by Mattia Iotti