Design Miami

La galleria Nilufar torna a Design Miami con una vetrina di nuovi lavori dei designer internazionali contemporanei Audrey Large e Khaled El Mays. Dopo diversi anni di assenza, la fondatrice della galleria, Nina Yashar, porta negli Stati Uniti alcune delle visioni più all'avanguardia del design da collezione di oggi. "Sono entusiasta di tornare a Miami; ho sempre guardato con interesse al ruolo pionieristico e alla visione del mercato statunitense. Per questo motivo porto a Design Miami/, senza dubbio uno degli eventi più avvincenti del design da collezione, due visioni creative contemporanee che mi piacciono molto e che riflettono l'energia di questa città: Audrey Large lavora per definire quello spazio liminare tra presente e futuro, mentre Khaled El Mays è un'entusiasmante esplosione di colori, forme e materiali" afferma Yashar.

AUDREY LARGE - Afterglow Audrey Large presenterà "Afterglow", una serie in continuità con la sua mostra personale di grande successo "Scale to Infinity", tenutasi nel 2021 alla Nilufar Gallery di Milano.

A cavallo tra arte e design, la pratica di Large esplora il potenziale dei processi di manipolazione delle immagini digitali applicati alla progettazione del nostro ambiente fisico. Lontano dal sogno della simulazione, Afterglow abbraccia pienamente il potenziale del digitale come strumento sensibile che conduce verso una nuova libertà rappresentativa. Nella distesa vergine di un software di modellazione 3D, gli oggetti sono liberamente disegnati a mano e realizzati intuitivamente in tre dimensioni. Il progetto esplora così il dialogo tra forma e tecnica, concentrandosi sulla traduzione della materia in diversi formati: immagini 2D fisse e in movimento, oggetti 3D e la zona permeabile di ogni intermediario. Il progetto esplora il potenziale della fabbricazione digitale, creando artefatti impossibili direttamente dal computer, per poi reinserirli nel nostro ambiente quotidiano grazie alla fabbricazione digitale (attraverso la stampa 3D), concepiti come mondi aperti di un videogioco fisico ibridato.

Afterglow gioca con l'ambiguità intrecciando forme fluide con superfici i cui riflessi cangianti si allineano alle convenzioni dell'estetica digitale. I tre pezzi più grandi della serie (uno specchio, un tavolino e un lampadario) sono progettati intorno all'idea di un intreccio dinamico di numerose forme e colori. Large ha concepito ogni oggetto come un mondo singolare che vibra al di fuori di sé per toccare chi lo guarda. I confini e i contorni si dissolvono con il gioco delle luci, rendendo gli oggetti quasi vivi, in movimento, in continua trasformazione e rivelazione. Iridescenti, quasi irreali, i pezzi di Afterglow sono oggetti quotidiani riconoscibili, la cui funzione archetipica è posta in contrasto con le forme libere, in modo da creare manufatti ambigui che articolano i codici di un'estetica futuristica, "cartoni animati e tradizione barocca o antiche ceramiche ultraterrene scolpite dagli alieni". Si collocano nel mezzo e rifiutano di definirsi all'interno di qualsiasi categoria conosciuta, commentando la standardizzazione del design degli oggetti. Nel preciso momento dell'iridescenza, la materia diventa uno spazio paradossalmente evanescente e tangibile, dove diversi gradi di realtà si fondono in un'esperienza sensibile. "Allora non si tratta più di una prospettiva binaria di ciò che è reale o meno, ma piuttosto di una sorta di percezione tattile delle pluralità della nostra conoscenza che ridefinisce l'oggettualità e sfida così i nostri modi materiali di essere nell'era digitale" commenta Large.

KHALED EL MAYS - The Lotus Series Khaled El Mays presenta The Lotus Series, un'esplorazione delle multiformi espressioni architettoniche del fiore.

L'idea della serie è nata circa cinque anni fa, quando El Mays ha iniziato a scolpire il legno e il marmo per tornare agli ordini architettonici e alle immagini classiche. L'obiettivo era quello di indagare su come si possano creare opere influenzate da quelle forme originali, pur rimanendo radicati nel presente e proiettati nel futuro, invece di essere un mero esercizio di nostalgia.

Lo studio ha così iniziato a testare molte idee, finché l'attenzione di El Mays si è rivolta al fiore di loto e alla sua precedenza e astrazione negli ordini architettonici e nelle pitture murali dell'antico Egitto. Da quel momento in poi, il progetto si è concentrato sulla riformulazione del loto in modo da deformare le sue forme in quelle che sembrano ali. Le tipologie emerse dai numerosi studi in materia presentano un sottile mix tra ciò che è ovvio negli ordini classici e ciò che è leggermente stravolto per dare una nuova vita alle forme.

La Lotus Series presentata a Miami presenta una serie di marmi colorati provenienti da tutto il mondo, con texture interessanti che ricordano un periodo del design in cui le immagini erano più ricche ed elaborate. Lo studio ha così iniziato a testare molte idee, finché l'attenzione di El Mays si è rivolta al fiore di loto e alla sua precedenza e astrazione negli ordini architettonici e nelle pitture murali dell'antico Egitto. Da quel momento in poi, il progetto si è concentrato sulla riformulazione del loto in modo da deformare le sue forme in quelle che sembrano ali. Le tipologie emerse dai numerosi studi in materia presentano un sottile mix tra ciò che è ovvio negli ordini classici e ciò che è leggermente stravolto per dare una nuova vita alle forme.
La Lotus Series presentata a Miami presenta una serie di marmi colorati provenienti da tutto il mondo, con texture interessanti che ricordano un periodo del design in cui le immagini erano più ricche ed elaborate.