Design Miami/Basel - 2018
Basilea, Svizzera
La selezione di arredi che Nilufar presenta per l’edizione 2018 di DesignMiami/ Basel si compone di estetiche differenti, in un connubio che testimonia la ricerca sul design brasiliano che Nina Yashar conduce da molti anni, così come l’approfondimento del design storico italiano e la grande attenzione verso il design contemporaneo.
Colori brillanti e linee audaci - che caratterizzano preziose sedute di Jorge Zalszupin e paraventi contemporanei di Martino Gamper, fino alle sedie disegnate negli anni ‘50 da Augusto Bozzi e alle lampade da terra “Crossette” Michael Anastassiades - incontrano geometrie lineari ed espressive - tra le poltrone di Geraldo de Barros, le sedute “Zig Zag” dello Studio d’Arte Palma: LBB e Palanti, le librerie Proposal di Vittorio Introini e un importante mobile contenitore di Jorge Zalszupin - e forme dinamiche - che si rincorrono tra la scultura “Minareto” di Ettore Sottsass, la lampada da terra “Tre bracci” di Gino Sarfatti e il tavolo poligonale di Joaquim Tenreiro. Incorniciano la scenografia, un tappeto Spättan di Barbro Nilsson e due tappeti intessuti in vari metalli dell’atelier colombiano Hechizoo.
Credits by James Harris
La selezione di arredi che Nilufar presenta per l’edizione 2018 di DesignMiami/ Basel si compone di estetiche differenti, in un connubio che testimonia la ricerca sul design brasiliano che Nina Yashar conduce da molti anni, così come l’approfondimento del design storico italiano e la grande attenzione verso il design contemporaneo.
Colori brillanti e linee audaci - che caratterizzano preziose sedute di Jorge Zalszupin e paraventi contemporanei di Martino Gamper, fino alle sedie disegnate negli anni ‘50 da Augusto Bozzi e alle lampade da terra “Crossette” Michael Anastassiades - incontrano geometrie lineari ed espressive - tra le poltrone di Geraldo de Barros, le sedute “Zig Zag” dello Studio d’Arte Palma: LBB e Palanti, le librerie Proposal di Vittorio Introini e un importante mobile contenitore di Jorge Zalszupin - e forme dinamiche - che si rincorrono tra la scultura “Minareto” di Ettore Sottsass, la lampada da terra “Tre bracci” di Gino Sarfatti e il tavolo poligonale di Joaquim Tenreiro. Incorniciano la scenografia, un tappeto Spättan di Barbro Nilsson e due tappeti intessuti in vari metalli dell’atelier colombiano Hechizoo.
Credits by James Harris