FOG Design + Art 2023

NILUFAR GALLERY
@FOG Design + Art 2023
Fort Mason Festival Pavilion, San Francisco (US)
2 Marina Blvd Suite 260, San Francisco, CA 94123, United States BOOTH 308
Dates:
19th January — 22nd January 2023

La Nilufar Gallery partecipa alla fiera FOG Design + Art 2023 con una vetrina che fonde senza soluzione di continuità creazioni di metà secolo e contemporanee, concepite da alcuni dei talenti più interessanti di tutto il mondo. Nina Yashar, fondatrice della Nilufar Gallery, ha selezionato dalla sua ricca collezione pezzi che incarnano la più alta forma di espressione d'avanguardia, parlando sia del design di ieri che di quello di oggi.

"Abbiamo creato un ambiente avvolgente e uno spazio abitativo che racconta una delle sfaccettature più interessanti del design di oggi: il dialogo tra pezzi vintage e contemporanei. Sono felice di presentare la nostra collezione al FOG Design + Art, un palcoscenico ideale che comprende e valorizza queste connessioni tra tempi lontani", afferma Yashar.

Al FOG Design + Art 2023, la Galleria Nilufar espone esempi di design brasiliano di talenti pionieristici degli anni Cinquanta e Ottanta che ancora oggi riflettono un'atmosfera contemporanea: Jose Zanine Caldas, con il suo mobile Bar, Lina Bo Bardi, con lo sgabello Pompéia progettato per il SECS Pompéia di San Paolo, Giancarlo Palanti, con le due poltrone Zig Zag utilizzate per il foyer del Teatro Cultura Artística di San Paolo e la poltrona Tridente, e Joaquim Tenreiro, con la rara poltroncina "Three legged". Ad accompagnarli, i progetti Mod. LT3 di Ignazio Gardella e due collage di Louise Nevelson.

Nell'ambito della selezione contemporanea, la Galleria Nilufar presenta per la prima volta le opere avanguardiste di Maximilian Marchesani, l'ultimo arrivato nel portfolio della galleria (per ulteriori informazioni si veda sotto). Inoltre, la galleria presenta le visioni eclettiche e immediatamente riconoscibili di Lola Montes Schnabel, con la sua nuova collezione di argilla Le Castraure (si prega di trovare ulteriori informazioni di seguito), Martino Gamper, con una selezione della sua ultima collezione "Innesto" e uno specchio Nilufar Edition progettato nel 2020, Osanna Visconti, con un paravento progettato nel 2019, e Bethan Laura Wood, con gli specchi Olive e Gherkin progettati nel 2019.

Maximilian Marchesani - Non prodotto
Il lavoro di Marchesani esplora come i processi industriali distorcano il mondo naturale per modellarlo in ecosistemi naturali metropolitani, desiderando trovare un nuovo equilibrio tra naturale e artificiale. La prima collezione di Marchesani presenta in un unico linguaggio una sintesi delle sue numerose passioni: affascinato da tutto ciò che può essere costruito, aggiustato, rotto, dalle questioni scientifiche, dalla fisica e dall'universo, la luce rimane la sua attrazione centrale in quanto elemento che dà vita e definizione al mondo, pur rimanendo non completamente compreso.

"Matrice" è una lampada da parete composta da un rosone di calcare e quarzo, sul quale sono collegate tre sorgenti luminose sospese. Le cannule di vetro che includono i LED sono rivestite con i peli della coda di un cane femmina, annodati a mano. I tre elementi luminosi sono alimentati da piccoli conduttori rivestiti di seta, collegati al rosone. Matrice" incarna la concezione di Marchesani della luce come fonte primaria di vita; allo stesso modo in cui il cordone ombelicale dei mammiferi alimenta l'embrione, i conduttori alimentano le fonti di luce. La lampada a sospensione "Famiglia", invece, riflette sulla contaminazione passiva e attiva negli ambienti contemporanei. L'opera è composta da rami di nocciolo contorto (Corylus Avellana Contorta) e piume di pappagallo (Psittacula Krameri, noto anche come parrocchetto dal collo ad anello) che Marchesani ha raccolto in un giardino pubblico milanese; entrambi rappresentano creature terrestri alterate dai cambiamenti ambientali. Il nocciolo nasce originariamente con un fusto dritto che col tempo si arriccia e si annoda, ed è stato geneticamente modificato per mantenere le stesse curvature. Il parrocchetto dal collo ad anello è originario delle aree tropicali e subtropicali dell'Africa subsahariana e dell'Asia, ma è stato importato in Europa negli anni '70 e da allora sta distruggendo gli ecosistemi circostanti. I rami sono sinonimi di "contaminato", mentre le piume di "contaminazione".

Queste composizioni artistiche rappresentano il modo in cui Marchesani vede il mondo di oggi: un mondo in cui artificiale e naturale non possono essere dissociati. L'artificiale diventa lo scheletro, digerito dalla materia prima mantenendo la sua funzione tecnologica e perdendo quella estetica; con il passare del tempo, la materia organica genera forme e subisce corruzioni nel suo crescere, evolvendosi, modificandosi e sorprendendo con risultati non previsti in origine.

Lola Montes Schnabel - Le Castraure
In queste opere, portacandele in argilla, Schnabel ha seguito i passi della maestria tradizionale siciliana. Durante la pandemia, l'artista si è trovata in Sicilia dove ha incontrato, imparato e lavorato a fianco dei maestri artigiani dell'argilla e della tradizione che ancora esiste. Quello che era iniziato come un progetto personale per occupare il tempo dell'isolamento, si è presto trasformato in espressioni artistiche di oggetti tridimensionali. Il rapporto tra mentore e studioso, insegnante e studente, è sempre stato una definizione chiave nella pratica di Schnabel, in quanto trasmissione del sapere alle generazioni attraverso la trasmissione dell'artigianato.

Visitando l'amico Arrigo Cipriani a Torcello, un'isola lagunare di Venezia, Schnabel ricevette un insegnamento sulla coltivazione del carciofo, che trovò poetico. L'ortaggio è esso stesso il riflesso di una dicotomia: un nucleo dolce ma con uno scudo esterno tagliente, racconta un tema d'amore ambivalente. La sua "castratura" serve come metafora dell'amore, nel rinunciare a parti di sé rischiando di trafiggere il cuore.

Con Le Castraure , Schnabel richiama un movimento danzante in un oggetto solido, dandogli una parvenza viva e respirante, riflettendo un mondo a due facce fatto di vulnerabilità e azione. L'artista ha voluto mantenere un elemento di vitalità nei pezzi, poiché il loro materiale, l'argilla, è esso stesso organico: una materia viva che richiede una precisa e corretta combinazione di alchimia e colori per raggiungere il risultato desiderato.

NILUFAR
Originariamente situata in via Bigli e specializzata in tappeti antichi, la Galleria Nilufar si è trasferita in via della Spiga e si è avventurata nel design moderno e contemporaneo alla fine degli anni '90, esponendo opere dei grandi designer della metà del secolo scorso accanto a tappeti unici, mobili di design all'avanguardia e pezzi di talenti emergenti. A partire dagli anni Duemila, Nilufar ha ospitato sperimentazioni e mostre "trasversali", accrescendo la reputazione della Galleria come punto di riferimento internazionale per gli amanti del design storico e contemporaneo. Nel 2015 Nina Yashar ha aperto Nilufar Depot in un ex edificio adibito a fabbrica di argenteria. Un grande spazio di 1.500 metri quadrati distribuito su tre piani e situato in via Lancetti (Milano) che si ispira al Teatro alla Scala di Milano e che ospita una selezione della vasta collezione Nilufar, in un ambiente in cui il design contemporaneo dialoga armoniosamente con pezzi iconici del design storico.
nilufar.com / @nilufargallery

NINA YASHAR
Gallerista, collezionista, mecenate, senza dubbio una delle più importanti pioniere del gusto nel mondo del design contemporaneo, Nina Yashar è la fondatrice della Nilufar Gallery. Nata a Teheran nel 1957, Yashar si è trasferita a Milano dove il padre è diventato un importante commerciante di tappeti persiani e tessuti preziosi. Yashar ha iniziato la sua carriera lavorando al suo fianco, fino a quando, a 21 anni, ha aperto una propria attività. All'inizio trattava tappeti antichi e francesi del XIX secolo, per poi scoprire un forte magnetismo verso i capolavori del design storico e i pionieri contemporanei. In oltre quarant'anni di carriera, Yashar ha creato un bagaglio ineguagliabile di progetti, mostre, arredi, scoperte di talenti che hanno cambiato il volto del design da collezione. Il suo gusto è una miscela unica di mondi apparentemente lontani: Crossing è infatti il titolo di uno dei suoi primi cataloghi, oggi guida indispensabile per molti in tutto il mondo.

MAXIMILIAN MARCHESANI
Marchesani ha iniziato a lavorare a 15 anni come aiuto cuoco nel suo paese e in Svizzera; ha poi continuato a lavorare e a studiare gastronomia. Nel 2009, a 21 anni, si è trasferito a Berlino dove ha lavorato in alcuni dei migliori ristoranti della città. La curiosità e la passione per la creatività erano troppo forti, così è tornato in Italia per studiare design. Si trasferisce a Milano e, dopo 3 borse di studio per merito, si laurea nel 2013 allo IED (Istituto Europeo di Design). Dopo 6 mesi di stage, oggi lavora come project manager R&D e Product Engineer per LUCEPLAN. La prima mostra di Marchesani è stata nel 2022 all'Alcova di Milano.

LOLA MONTES SCHNABEL
Lola Montes (nata nel 1981 a New York, NY; vive e lavora in Sicilia, IT) ha conseguito un BFA presso la Cooper Union School nel 2008.
Cooper Union School nel 2008. Ha esposto alla Nino Mier Gallery, Los Angeles, CA; alla Vito Schnabel Gallery, New York, NY; alla Tripoli Gallery, Wainscott, NY; alla Goodroom, Monaco, DE; alla Mana Contemporary, Jersey City, NJ; alla Zuecca Projects, Venezia, Italia; all'Ileana Tounta Contemporary Art Center, Atene, Grecia; e al Ludwig Museum, Coblenza, Germania. Oltre alla pittura e alla scultura, Montes è anche regista e designer.

ABOUT FOG Design + Art Celebrating today’s most significant creatives and leading contributors to the worlds of design and visual arts, the fair assembles 45 leading international galleries; prominent 20th-century and contemporary design dealers; a weekend of exciting programs; and 21POP, a special installation created by Stanlee Gatti. FOG has become a focal point for the design and arts communities on the West Coast and further afield. The fair is synonymous with a uniquely pioneering spirit due to its bold hybrid approach and intimate presentation of art and design, dynamic programming on-site and its community-led mission to champion art and design in its historic Fort Mason setting. Building on FOG’s longstanding commitment to cultural institutions, the fair’s Preview Gala is honored to continue its crucial support of SFMOMA’s exhibitions and education programs. FOG represents a key moment in which the local and global community congregate to engage in critical dialogue, artistic exchanges, and a shared passion for creative pursuits. fogfair.com/ / @fogfair