Italia, 1974‐75
Gres
Pezzo unico
w 45 x d 26 x h 55 cm
“Il destino di Carlo Zauli si inscrive nell’argilla e nella terra calpestate da bambino, da calciatore e da artista. La sua fortuna viene sempre ricollegata a Faenza, una città che nell’immediato dopoguerra affermava il suo ruolo egemonico nella scena ceramica contemporanea, sebbene ancora profondamente legata alla tradizione del bel fare, della tecnica, della maestria. [...] Davanti alle sculture di Zauli ci troviamo sospesi in una continua contaminazione tra colore e forma, in un gioco di esaltazioni reciproche ogni curva è accentuata dal mutevole candore della materia e viceversa. La perdita di controllo invocata dall’artista ci avvolge, siamo obbligati ad abbandonarci alla forza della terra.“ - Irene Biolchini
Codice: #V6319