Matacubi by Pietro Consagra
La mostra, curata insieme a Luca Massimo Barbero, svela per la prima volta al pubblico una serie unica di opere scultoree di Pietro Consagra (1920 – 2005) di grandissima attualità. Nel grande atrio di Nilufar Depot saranno ambientati nove Matacubi, sculture-oggetto realizzate a partire dal 1985 da uno dei più prestigiosi esponenti dell’astrattismo internazionale.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio Pietro Consagra e allestita da Ruggero Moncada di Paternò, intende rivelare un nucleo di opere “dalle forme tondeggianti e sensuali, che si snodano in modo da attrarre a sedersi in due o in tre, stabilendo un ludico coinvolgimento diretto e immediato con il fruitore" dice Gabriella Di Milia, direttrice dell'Archivio Pietro Consagra.
L'occasione di questa mostra è nata da una visita all'Archivio Pietro Consagra – durante la quale Nina Yashar è stata affascinata dai Matacubi, “opere che coinvolgono con la loro bellezza, ma anche oggetti con una funzione. Da un lato trasmettono una sorta di timore reverenziale rispecchiando il pensiero dritto e rigoroso dell’artista, dall’altro attraggono ad entrare in relazione con loro, una relazione tattile e fisica, in cui le forme invitano a interagire.”
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio Pietro Consagra e allestita da Ruggero Moncada di Paternò, intende rivelare un nucleo di opere “dalle forme tondeggianti e sensuali, che si snodano in modo da attrarre a sedersi in due o in tre, stabilendo un ludico coinvolgimento diretto e immediato con il fruitore" dice Gabriella Di Milia, direttrice dell'Archivio Pietro Consagra.
L'occasione di questa mostra è nata da una visita all'Archivio Pietro Consagra – durante la quale Nina Yashar è stata affascinata dai Matacubi, “opere che coinvolgono con la loro bellezza, ma anche oggetti con una funzione. Da un lato trasmettono una sorta di timore reverenziale rispecchiando il pensiero dritto e rigoroso dell’artista, dall’altro attraggono ad entrare in relazione con loro, una relazione tattile e fisica, in cui le forme invitano a interagire.”